L’implantologia dentale può essere un valido aiuto sia dal punto di vista estetico ma anche da quello pratico, permettendo di recuperare una corretta masticazione. Vediamo in cosa consiste e quali sono le fasi dell’operazione.
Implantologia Dentale: cos’è e come funziona
Per Implantologia Dentale si intende quella tecnica odontoiatrica che consente di sostituire i denti caduti o estratti con un impianto dentale fisso, al fine di recuperare la corretta funzione masticatoria e migliorare l’estetica.
In passato si ricorreva spesso alle protesi dentali rimovibili o ai ponti dentali, ma oggi si preferisce optare per l’Implantologia Dentale, un trattamento che viene praticato in anestesia locale o in sedazione cosciente per evitare al paziente qualsiasi tipo di dolore.
Con questa tecnica è possibile impiantare un dente artificiale del tutto simile per estetica e funzioni a quello caduto. Cos’è un impianto dentale è presto detto: si tratta di una piccola vite di titanio che viene inserita nell’osso mandibolare o mascellare, su cui, tramite un raccordo denominato abutment, viene posizionato il dente artificiale.
Questo intervento, quindi, permette di realizzare una protesi dentaria perfettamente integrata nell’arcata dentale, in modo che il dente artificiale sia ben fissato all’osso e alla gengiva. La parte visibile dell’impianto, quella che riproduce la corona del dente perduto e che contribuisce all’estetica del sorriso, può essere costituita da diversi materiali, spesso rivestiti da resine o ceramica.
Le fasi dell’Implantologia dentale
Essendo un intervento complesso, l’impianto dentale richiede alcuni esami diagnostici e un’attenta valutazione da parte del dentista, che per prima cosa si accerterà che l’igiene orale sia accurata, al fine di evitare controproducenti infiammazioni del cavo orale.
A quel punto, una volta deciso che si può procedere, saranno necessarie un certo numero di indagini diagnostiche, come radiografie, ortopanoramiche, ortopantomografie e, in alcuni casi, TAC Digitali Dental Scan 3D. Solo così sarà possibile stabilire come procedere e quale impianto sia il più adatto al caso.
Impianti a carico differito e impianti a carico immediato: differenze
Dal tipo di impianto, dipendono i tempi della conclusione dell’intervento.
- Impianto a carico differito – questo tipo di trattamento consta di due fasi. Per prima cosa, si procede all’inserimento dell’impianto dentale in titanio nell’osso interessato, all’estremità del quale viene applicata una vite di guarigione. Dopo circa 3 o 4 mesi, quando l’impianto si sarà integrato nell’osso, la vite viene rimossa e avvitata la protesi definitiva.
- Impianto a carico immediato – quando si sceglie questo tipo di trattamento, l’inserimento dell’impianto dentale e della corona provvisoria avvengono nel giro di 36 ore. Una volta avvenuta la guarigione di tutti i tessuti interessati, si provvederà poi al posizionamento della protesi definitiva.
Dopo l’intervento, il paziente potrà sperimentare gonfiore locale e qualche livido a carico delle gengive, i cui fastidi potranno essere alleviati somministrando alcuni farmaci consigliati dal proprio dentista.
Sicura e indolore, l’implantologia dentale è adatta a pazienti di ogni età e presenta poche controindicazioni, tra cui il diabete o il trattamento con alcuni farmaci, che potrebbero ridurre le possibilità di successo del trattamento.
Per contro, grazie alle moderne tecnologie, è oggi possibile posizionare una protesi dentale anche in presenza di supporti ossei ridotti, ricorrendo ad impianti a diametro ridotto o ai cosiddetti mini impianti. In alternativa, è altresì possibile avvalersi di un intervento di rigenerazione ossea, utilizzando materiale biocompatibile.