L’ascesso dentale (o ascesso alveolare) è un accumulo di pus, batteri, globuli bianchi e detriti cellulari sui tessuti che circondano un dente.
L’ascesso dentale è causato spesso da carie profonde o da lesioni gravi che degenerano in infezioni purulente dei denti, delle gengive o persino dell’osso su cui si trova il dente. Oltre la carie, tra le lesioni che più frequentemente sono collegate all’insorgere di un ascesso dentale troviamo la crescita di un dente del giudizio, una devitalizzazione mal eseguita, una gengivite non curata, un dente fratturato o una scorretta igiene orale. Inoltre esistono alcuni fattori di rischio connessi alla comparsa dell’ascesso: il reflusso gastroesofageo, il diabete, il fumo, il consumo di alcol.
L’ascesso alveolare è il principale indicatore di una patologia infettiva: questa si muove dai tessuti interni fino in superficie, comparendo come una tumefazione ben circoscritta dal contenuto purulento. L’organismo infatti attiva la reazione antinfiammatoria nel tentativo di contenere l’infiammazione batterica.
Come riconoscere un ascesso dentale?
Il sintomo più immediato dell’ascesso è il forte mal di denti, che è spesso accompagnato da un gonfiore della gengiva. A questi sintomi si possono aggiungere anche febbre e ingrossamento dei linfonodi del collo.
Esistono due tipi di ascesso, a seconda di quale sito del cavo orale vada a colpire:
- nell’ascesso dentale parodontale l’infezione interessa l’apparato di sostegno del dente (gengiva, osso o legamento). Questo tipo di ascesso dentale viene di solito riscontrato in chi soffre di parodontite e altre malattie gengivali;
- l’ascesso dentale periapicale è invece dovuto ad un’infezione della polpa dentale, attaccata dalla carie.
Ascesso dentale: cura
Un primo intervento per la cura di un ascesso dentale è la somministrazione di antibiotici sotto prescrizione medica. Dopodiché si procede col drenaggio per far fuoriuscire il pus attraverso una piccola incisione. Oltre che rivolgersi ad uno studio dentistico alla comparsa dei sintomi onde evitare ulteriori complicazioni, una buona prevenzione può limitare il rischio di ascesso ai denti. È infatti consigliabile non soltanto curare scrupolosamente la propria igiene orale quotidiana, ma sottoporsi periodicamente a delle sedute di pulizia dentale professionale in modo da scongiurare eventuali insorgenze cariogene. Un’altra buona abitudine è quella di effettuare dei controlli regolari presso uno studio dentistico. In questo modo sarà possibile individuare e risolvere in tempo eventuali problemi che potrebbero degenerare in ascesso dentale.