La tomografia computerizzata a fascio conico (conosciuta anche con l’acronimo CBCT) è un esame utilizzato nell’ambito medico (incluso quello dentistico). Questa procedura permette di utilizzare radiazioni ionizzanti (o raggi X) per suddividere il paziente in sezioni o strati ed effettuare delle elaborazioni tridimensionali. Sono emessi raggi X con un fascio che ruota attorno al paziente e il rivelatore, dal lato opposto, raccoglie le immagini delle sezioni del corpo. Il lettino su cui è poggiato il paziente scorre in maniera precisa in un tunnel di scansione. In questo modo è trasmessa al rivelatore una sezione diversa del corpo a ogni giro. Queste immagini sono poi trasmesse a un computer che le elabora utilizzando complessi algoritmi matematici. Si arriva così alla ricostruzione finale dell’immagine che sarà analizzata dai medici per rendere possibile un’eventuale diagnosi.
L’evoluzione del CBCT
Un tempo le immagini si creavano solo in base al piano assiale o trasversale del paziente. Ora grazie al movimento del gantry, si possono acquisire le immagini anche in corodale, il piano parallelo alla fronte. Un ulteriore vantaggio è l’acquisizione del corpo intero del paziente. Questo dà la possibilità di ottenere delle ricostruzioni tridimensionali con una spesa minore. Alla fine degli anni ’90, sono stati introdotti i tomografi computerizzati a multi-strato che hanno un alto livello di dettaglio anatomico. I raggi X sono registrati e attenuati da una corona di sensori (detettori) e trasformano questa registrazione in immagini utilizzano complesse elaborazioni matematiche. Questo tipo di esame permette di analizzare meglio il paziente, evitando così di effettuare esami più invasivi. Bisogna però ricordare che il paziente è esposto a un maggior numero di radiazioni e quindi è necessaria una ragione fondata per procedere con questo esame.
Come funziona la CBCT?
La CBCT utilizza un fascio di raggi X conico tra la sorgente dei raggi e i detettori che permette di ottenere immagini in 3D, mentre nelle normali TAC multistrato le immagini erano bidimensionali. Questo tipo di tecnica è meno suscettibile all’alterazioni dovute a oggetti metallici non rimovibili (come otturazioni o protesi). Un altro vantaggio di questa tecnologia è l’esposizione minima ai raggi X che permettono di focalizzare l’irradiazione sono alla zona interessata. Infatti, un paziente che si sottopone ad una CBCT è soggetto a una dose di raggi dalle 5 alle 10 volte inferiore se comparato con una TAC tradizionale. Nell’ambito dentistico, una CBCT equivale a circa 2-4 panoramiche.
L’utilizzo nel campo dentistico
La CBCT è particolarmente indicata per i dettagli anatomici ossei ed è quindi un valido strumento nell’ambito dell’implantologia, della chirurgia orale e dell’ortodonzia. Infatti, la minore esposizione del paziente ai raggi X è alla base della diffusione di programmi che ricreano virtualmente il posizionamento dell’impianto nella mascella tenendo conto dei dettagli anatomici del paziente e delle caratteristiche della protesi fissa. Queste valutazioni preventive permettono di studiare precedentemente il caso e impiantare l’impianto nel cavo orale del paziente in una maniera meno invasiva e riducendo i tempi e i disagi legati alla chirurgia.