Apparecchio per i denti: quali sono i benefici? Quando e perché metterlo? Ne parliamo in questo articolo.
Perché mettere l’apparecchio per i denti
Una dentatura non allineata può favorire l’insorgere di malattie a carico delle gengive, come gengivite e parodontite, mentre le deformazioni più gravi portano a combattere con problemi digestivi o respiratori che possono degenerare e causare problemi alle ossa, infiammazioni, diabete e persino ictus.
I pazienti con problemi di dentatura possono trarre beneficio dall’apparecchio per i denti a quasi tutte le età, ma in linea generale il momento ideale per il trattamento ortodontico è quello intercorrente tra i 10 e i 14 anni.
In questa fase, infatti, i denti da latte sono caduti tutti e testa e bocca sono ancora in crescita. Questo fa sì che la dentatura si raddrizzi più facilmente e in maniera praticamente permanente. Invece, fare mettere l’apparecchio per i denti a un bambino prima dei 10 anni è opportuno solo se sono presenti deformità del massiccio facciale.
Dopo i 14 anni il trattamento ortodontico è indicato per lo più per correggere problemi estetici, e richiede tempi più lunghi. Inoltre, a risultato ottenuto, il paziente dovrà comunque indossare un apparecchio di contenzione onde evitare che i denti ritornino alla loro posizione originaria.
Apparecchio fisso o mobile
L’apparecchio per i denti può essere fisso o mobile: il primo è sicuramente il più scomodo ma è anche il più efficace, mentre il secondo è direttamente collegato al senso di responsabilità del paziente, che deve curarsi di indossarlo per tutto il tempo stabilito. Infine, in età adulta è possibile indossare il cosiddetto apparecchio invisibile.
In linea di massima la tipologia di apparecchio viene prima scelta dal dentista e poi ridiscussa insieme al paziente, una volta superato il primo stadio di intervento sulla dentatura. La durata del trattamento viene stabilita in base alle necessità e/o al risultato che si vuole ottenere.