Microscopio ottico in endodonzia: i vantaggi

microscopio ottico 1

Oggi parliamo del microscopio ottico in endodonzia, una strumento innovativo e dagli innumerevoli benefici.

La moderna odontoiatria, caratterizzata da un’esponenziale crescita tecnologica e digitale, si avvale già da diverso tempo di sistemi di ingrandimento che spaziano dai sistemi galileiani, che raggiungono un ingrandimento di 2,5x rispetto all’occhio umano, ai sistemi prismatici, che raggiungono mediamente un ingrandimenro di 6x .

L’utilizzo di sistemi oculari personalizzati di ingrandimento ha consentito pertanto di migliorare:

  • le performance dell’odontoiatra (in quanto hanno reso osservabili in modo nitido strutture dell’ordine dei millimetri che generano affaticamento oculare dopo alcune ore di osservazione ad occhio nudo);
  • la postura dell’operatore costretto in passato, per osservare alcune zone del cavo orale, a posizioni scomode. Tutto ciò ha consentito di migliorare l’ergonomia di lavoro dell’odontoiatra.

L’importanza dei sistemi di ingrandimento in endodonzia

Nell’epoca della superspecializzazione delle diverse branche odontoiatriche, esiste tuttavia una branca in cui il campo di osservazione si riduce anche all’ordine dei decimi di millimetro e dei micron: si tratta dell’endodonzia.

Con il termine endodonzia si fa riferimento alla branca odontoiatrica che abbraccia tutte le problematiche relative all’organo pulpo-dentinale e al sistema dei canali radicolari, spaziando dalla devitalizzazione in seguito al comune “mal di denti”, al ritrattamento, ossia al rifacimento di una devitalizzazione pregressa non congrua, alla risoluzione di perforazioni o false strade determinate da una precedente errata terapia canalare.

Ne consegue da quanto detto che l’uso dei soli sistemi ingrandenti personalizzati, seppure consenta di visualizzare in modo nitido gran parte delle strutture anatomiche e dei dettagli del sistema endodontico di un dente, può impedire di cogliere quelle caratteristiche dell’ordine dei decimi di millimetro o meno che possono essere parzialmente o in toto determinanti nel successo di un trattamento endodontico.

Una terapia eseguita con un sistema ingrandente personalizzato può dunque considerarsi “buona” ma non eccellente, in considerazione del fatto che potrebbero essere tralasciati elementi determinanti quali variazioni dell’anatomia endodontica o del numero dei canali radicolari, ostacoli (calcificazioni o strumenti rotti), gli effetti degli irriganti sull’anatomia radicolare, la corretta e precisa applicazione di materiali all’interno dei canali.

Microscopio ottico: i vantaggi

Alla luce di quanto detto sta conoscendo una diffusione degna di nota in ambito clinico il microscopio ottico che, oltre a ricoprire un ruolo fortemente professionalizzante, si è rivelato essere fondamentale per il buon esito di terapie altrimenti fallimentari.

Grazie infatti al suo potere d’ingrandimento, che può spaziare da 2,3x a circa 15x, e all’illuminazione che indirizza la luce esattamente dove occorre, anche le strutture più piccole sono rese ben visibili e ben illuminate: ciò assicura una migliore visione per ottenere la massima qualità sia in fase di diagnosi che in fase di trattamento.

L’endodonzia non è l’unica branca in cui il microscopio ottico è raccomandabile: esso infatti trova importante applicazione in fase di diagnosi in quanto, seppure non possa essere un ausilio routinario, risulta utile se non fondamentale per l’approfondimento di patologie dentarie (incrinature o fratture, tartaro sottogengivale), di particolari anatomie o della congruità di restauri.

Il microscopio ottico trova inoltre ampia applicazione anche in altre branche odontoiatriche quali:

  • la chirurgia (interventi con lembi minimamente invasivi);
  • la protesi (preparazione e rifinitura del moncone protesico, verifica della corretta chiusura della corona sul dente);
  • la parodontologia (trattamento chirurgico e rigenerativo di tasche parodontali).

Attraverso tale strumento innovativo l’odontoiatra esperto in microscopia è in grado dunque di assicurare il miglior risultato di un trattamento endodontico e non solo.

Dott.ssa Valentina Randazzo

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Chi è il dottor
Francesco Gennaro
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Francesco Gennaro nasce a Palermo l’8 agosto del 1967. Nel 1986 consegue il diploma di odontotecnico.

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