Implantologia dentale: esistono complicazioni post chirurgiche?

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Gli interventi riguardanti l’implantologia dentale stanno assumendo un’importanza sempre più rilevante grazie al progresso scientifico e all’avanzamento tecnologico che le moderne strumentazioni odontotecniche stanno subendo.
Triste a dirsi, però, questa tipologia di interventi di implantologia dentale, se eseguiti da professionisti poco specializzati, possono includere, a volte, delle complicanze chirurgiche post-operatorie che potrebbero arrecare al paziente non pochi grattacapi.


Implantologia dentale: quali sono le complicazioni post chirurgiche più frequenti?


In questa breve guida, cerchiamo di fornire una breve panoramica per ciascuna di esse.

Edemi, emorragie ed ematomi post-chirurgici

È molto frequente che gli interventi chirurgici di natura odontotecnica possano provocare perdite di liquido ematico nei giorni o nelle ore successive all’operazione in sè; in molti casi, questo è dovuto alla fragilità dei capillari ubicati nel cavo orale o nelle gengive.
A volte può capitare che accadano dei travasi di sangue dentro la ferita, avvenimento che induce l’insorgenza di ematomi, edemi, ecchimosi nonché gonfiori e infiammazioni ma che si risolvono spontaneamente nel giro di un paio di giorni.
Tuttavia, tale complicanza si può prevenire: un buon studio dentistico, infatti, prima di procedere con l’intervento di implantologia dentale, effettua esami approfonditi per verificare la fragilità dei capillare del paziente, partendo dall’anamnesi che mira a conoscere la sua storia clinica e se si sono verificati ematomi a seguito di anche piccole contusioni, dopodiché ordinando esami strumentali.
Ad ogni modo, gli interventi di implantologia dentale sono del tutto mini invasivi, grazie all’utilizzo di strumenti all’avanguardia che consentono di ridurre drasticamente la comparsa di ematomi o edemi.

Infezioni post-operatorie

Rimanendo nella sfera delle complicanze anatomiche che potrebbero occorrere, è necessario menzionare la possibile insorgenza di infezioni, specialmente a carico dell’incisione operatoria.
È davvero frequente, infatti, che la ferita si infetti a causa dell’azione di particolari batteri capaci di infiltrarsi abbastanza agevolmente nei lembi dell’incisione e provocando, nei casi più gravi, la compromissione del funzionamento dell’impianto dentale.
Tuttavia, anche questa complicanza è ampiamente prevenibile grazie all’uso di speciali tecniche, come la chirurgia piezoelettrica o l’ausilio di getti d’acqua che vengono indirizzati verso l’incisione in modo tale da ossigenarla, disinfettando così l’area circostante la ferita e uccidendo i batteri eventualmente presenti su di essa.


Che dire, invece, di complicanze legate all’impianto in sè?

Perdita della stabilità dell’impianto

Per poter procedere all’intervento di implantologia dentale, un buon chirurgo odontoiatra si accerta, innanzitutto, che la cavità ossea sia in grado di sostenere e stabilizzare l’impianto nel momento in cui le due parti verranno interconnesse.
Se questo non accade, infatti, c’è il fondato rischio che si verifichi la caduta dell’impianto che può avvenire immediatamente o durante i giorni o le settimane successive all’operazione.
Onde evitare tale spiacevole accadimento, lo studio dentistico in questione si accerterà che l’osso sia realmente in grado di stabilizzare l’impianto e che la sua densità raggiunga i valori ottimali; in questo modo, l’impianto dentale potrà essere inserito nel migliore dei modi.

Spostamento della sede dell’impianto

A volte potrebbe capitare che una scorretta pianificazione dell’intervento di implantologia dentale possa procurare lo slittamento e lo spostamento dell’impianto nei seni mascellari.
Questo potrebbe innescare seri problemi per il paziente, inducendo sintomi importanti come la sinusite o difficoltà respiratorie, le quali possono essere risolte soltanto tramite intervento chirurgico di asportazione dell’impianto.
Per poter evitare tale problema, è necessario che lo studio dentistico si occupi di esaminare la vicinanza ai seni mascellari, in modo tale da individuare la corretta sede dell’impianto per poter procedere all’intervento senza rischi di sorta.

Per evitare di incorrere in queste problematiche, anche gravi, è necessario affidarsi a professionisti altamente qualificati come lo Studio Dentistico del Dr. Francesco Gennaro.

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Chi è il dottor
Francesco Gennaro
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Francesco Gennaro nasce a Palermo l’8 agosto del 1967. Nel 1986 consegue il diploma di odontotecnico.

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