Un ascesso dentale si forma a causa di un’infezione dovuta a un accumulo non solo di batteri, ma anche di detriti cellulari, globuli bianchi e plasma. Il cumulo dei suddetti microrganismi determina la comparsa di un rigonfiamento colmo di pus, il quale provoca un forte dolore che riguarda la parte interna del dente, specie se non trattato fin dai primi sintomi. Si dimostra perciò necessario intervenire opportunamente nell’immediato.
Sintomi dell’ascesso dentale
Si rivela fondamentale riconoscere i sintomi di un ascesso dentale, in modo da poter intervenire repentinamente.
Tra i sintomi più diffusi si trova il dolore ai denti, che generalmente colpisce la parte interna, accompagnato da gonfiore e spossatezza.
Il mal di denti può rendere complicata la masticazione, poiché fortemente acuto. Il dolore può inoltre manifestarsi quando si consuma un alimento troppo caldo o esageratamente freddo, nel momento in cui si serrano i denti.
Esistono poi dei sintomi secondari, ma non per questo meno rilevanti, anch’essi veri e propri campanelli d’allarme che non andrebbero sottovalutati.
Tra i suddetti si trovano alitosi, ipersensibilità dentinale, malessere generale e talvolta febbre, visibile rigonfiamento sul viso, gengive arrossate, con possibile sanguinamento e comparsa di linfonodi.
Riconoscere le diverse tipologie di ascesso dentale
Esistono due diverse tipologie di ascesso dentale, riconoscibili in base all’origine dell’infezione.
Si può andare in contro ad ascesso dentale parodontale, con infezione a carico di gengiva e osso alveolare oppure ad ascesso dentale periapicale, con dolore acuto che colpisce la polpa del dente, provocato nella maggior parte dei casi da noncuranza delle carie, dimostrandosi tra le due tipologie quella maggiormente gravosa, giacché interessa vasi sanguigni e terminazioni nervose.
L’ascesso dentale periapicale andrebbe immediatamente trattato, onde evitare la perdita del dente, dimostrandosi per giunta dannoso per la salute generale, portando a rischiose necrosi.
L’importanza della prevenzione
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale se si desidera evitare di andare in contro ad ascesso dentale, condizione che potrebbe causare spiacevoli conseguenze, come la perdita del dente.
Prendersi cura della propria bocca adoperando i più classici prodotti potrebbe non essere sufficiente, difatti esistono formule specifiche atte a disinfettare la zona interessata, come collutori dalle forti proprietà antibatteriche, da utilizzare come componente della propria igiene orale quotidiana.
Anche lo spazzolamento dei denti riveste un ruolo importante nella prevenzione, ragion per cui bisognerebbe prestare attenzione alla temperatura dell’acqua, evitando che la stessa sia troppo calda o eccessivamente fredda, poiché insorgerebbe dolore a causa dell’ipersensibilità dentinale, discorso simile per la masticazione degli alimenti.
Laddove l’ascesso provocasse gonfiore sul viso, visibile esternamente, si rivelerebbe opportuno applicare del ghiaccio, avvolto all’interno di un panno.
Come curare un ascesso dentale
Alla comparsa dei primi sintomi ci si dovrebbe rivolgere al proprio dentista senza alcuna esitazione, onde evitare che il dolore si propaghi.
In genere viene prescritta al paziente l’assunzione di antibiotici, specie nei casi meno gravi.
Qualora all’interno del dente si sviluppasse una gravosa infezione, sarà necessario effettuare un foro per il drenaggio, con successiva devitalizzazione e infine otturazione.
Se non trattato immediatamente, l’ascesso potrebbe addirittura causare la perdita del dente.