Ortodonzia intercettiva e bambini
Questa importante tecnica viene definita ortodonzia intercettiva in quanto il suo principale obiettivo è proprio quello di riuscire a diagnosticare e trattare per tempo, tutte quelle eventuali alterazioni che si possono presentare in un bimbo durante la crescita.
Ortodonzia intercettiva: in cosa consiste?
Protagoniste in tali analisi approfondite sono soprattutto le ossa mascellari dei piccoli, per evitare che nel corso degli anni la situazione possa aggravarsi ulteriormente una volta divenuto adulto.
Se non curati in tempo infatti i denti rischiano di portare a conseguenze molto più grandi con conseguente necessità di ricorrere a dei trattamenti ortodontici più complessi e lunghi da risolvere.
Fin a qualche anno però era possibile intervenire solamente quando il piccolo aveva almeno raggiunto i dodici anni d’età, ovvero nel momento in cui i denti permanenti avevano già fatto la loro comparsa. Oggi, grazie alle tecnologie moderne, si riesce a eseguire l’intervento anche sui pazienti piccoli, ovvero con età compresa fra i sei o i sette anni.
Perché l’ortodonzia intercettiva è indicata per i bambini?
L’ortodonzia intercettiva permette d’intervenire nei bambini perché le loro ossa non sono ancora del tutto salde.
Poter lavorare in questa fase permette allo specialista non soltanto di poter affiancare nel migliori dei modi la bambina o il bambino per l’intera fase della sua crescita, ma anche di correggere eventuali anomalie legate ai disagi, complicazioni o alterazione dell’armonia del volto e di conseguenza guidare il corretto sviluppo inerente alla struttura maxillo-facciale.
In linea di massima i pazienti piccoli riescono a rispondere meglio a tale trattamento in quanto sono avvantaggiati dal fatto che le loro ossa siano ancora in fase di crescita e per questo più facili da modellare. In un adulto risulta sicuramente più difficile poter raggiungere dei risultati soddisfacenti sia dal punto di vista funzionale che estetico.
Ortodonzia intercettiva: i principali obiettivi
Gli obiettivi dell’ortodonzia intercettiva possono essere racchiusi in tre punti:
- guida verso la giusta eruzione dei denti;
- modulazione della crescita dei mascellari;
- prevenzione di eventuali problematiche legate allo sviluppo osseo.
Per poter ottenere dei risultati importanti, questa branca dell’odontoiatria predilige l’utilizzo di alcune tipologie di apparecchi ortodontici, appositamente studiati e progettati per ottenere uno scopo specifico nel campo della malocclusione.
I principali benefici
Nello specifico è possibile intervenire con tali dispositivi adatti ai bambini più piccoli per: recuperare completamente il rapporto presente tra le arcate dei denti, trattare un morso inverso oppure incrociato, operare sul palato stretto, fermare una protrusione mascellare ed infine sostenere la crescita mandibolare e mascellare.
Creare una serie di condizioni per far si che i denti crescano nel modo migliore possibile aiuterà il bambino ad avere delle soluzioni mirate per poter svolgere un trattamento nella maniera più veloce e semplice anche in futuro.
Il primo controllo nei bambini va eseguito quindi già ai tre anni, quando sono comparsi i denti da latte. Il dentista sarà così in grado di valutare con maggiore attenzione la salute orale del piccolo e potrà intervenire con più tempestività.
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