La celiachia è una malattia autoimmune sempre più diffusa che, oltre a causare importanti disturbi gastrointestinali, può avere delle ripercussioni anche sulla salute orale.
Celiachia e salute dentale: quali sono i nessi
La celiachia comporta un’importante e permanente intolleranza al glutine che colpisce in particolar modo i villi intestinali rendendoli sempre più sottili, fino ad arrivare alla loro completa atrofia.
Il morbo celiaco provoca il malassorbimento delle sostanze, determinando spesso nel paziente casi di anemia e perdita di peso. Proprio per questa ragione può influire negativamente sulla salute dei tessuti duri e molli del cavo orale.
Quando vengono colpiti i tessuti molli è probabile che il paziente sia affetto da stomatite aftosa, glossite atrofica, dermatite erpetiforme, Lichen Planus o dalla sindrome di Sjogren.
Nel caso in cui vengano colpiti i tessuti duri, possono manifestarsi problemi come ipoplasie dello smalto, carie frequenti, ritardo dell’eruzione dentale o dello sviluppo delle ossa mascellari.
Una delle anomalie più ricorrenti nei pazienti affetti da celiachia è la presenza di difetti dello smalto dentale, in particolar modo nei molari e negli incisivi.
Nel 1986 venne proposta una classificazione delle anomalie orali in presenza di morbo celiaco e furono individuati quattro gradi di gravità (Aine):
- Grado 0: nessun difetto
- Grado I: anomalie nel colore dello smalto (ipoplasia, presenza di macchie o di opacità)
- Grado II: minimi difetti strutturali (superficie dentale ruvida o solchi orizzonrali)
- Grado III: Evidenti difetti strutturali (l’intera superficie dello smalto si presenta ruvità e piena di cavità)
- Grado IV: Importanti difetti strutturali (cuspidi appuntite, margini incisali irregolari e superficie ruvida)
Le ipoplasie e i piccoli difetti strutturali sono tra i campanelli d’allarme più diffusi nei pazienti celiaci.
Perché la celiachia colpisce anche i denti?
Non esiste una risposta certa ma è probabile che le anomalie siano causate da un problema di malassorbimento, tipico del paziente celiaco, oppure, dalla formazione di autoanticorpi che interferiscono nei processi di mineralizzazione dei denti.
Spesso i pazienti celiaci non manifestano subito i tipici sintomi legati al morbo celiaco e giungere ad una diagnosi certa risulta più complicato. E’ proprio per questo che è importante sottoporsi ad attenti controlli del cavo orale: dietro a piccoli disturbi potrebbero essere scoperte e curate patologia più gravi, come appunto la celiachia.